Il Museo Gazzola
La Congregazione, che amministrava i beni lasciati in eredità dal conte Felice Gazzola, decise di creare una vera e propria Scuola d’arte nell’antico palazzo appartenuto alla famiglia del nobiluomo piacentino dalla fine del Seicento.
Non, quindi, una serie di borse di studio ai giovani talentuosi, come aveva stabilito il conte nel suo testamento, ma un vero e proprio corso di studi con maestri regolarmente retribuiti dall’Istituto d’Arte. Per tutto l’Ottocento, dunque, i migliori artisti piacentini frequentarono l’Istituto, in qualità di docenti o allievi.
Nel XIX secolo, inoltre, si costituì il Museo, ancora oggi importante strumento di studio per chi frequenta i vari corsi. Nel 1838, l’Istituto acquisì, tramite il lascito del Dottor Cesare Martelli, quarantadue dipinti, tra i quali opere di Antonio Campi, Gian Mauro Della Rovere, detto il Fiamminghino, del Miradori, del Piola, di Giovanni Andrea De Ferrari, del Guidobono, di Bonifacio dei Pitati, della scuola dell’Altdorfer, di Mattia Preti, di Giuseppe Maria Crespi, del Della Vecchia, di Benedetti Luti, di Luigi Mussi e Carlo Maria Viganoni.
Al lascito Martelli ne fecero seguito altri, che accrebbero il Museo con opere quali L’incontro di Ettore con Andromaca ed Ettore rimprovera Paride, due delle migliori prove del neoclassico Gaspare Landi, lodate con un sonetto da Ippolito Pindemonte.
Da segnalare poi la tavola della Circoncisione della cerchia del Perugino, il San Giorgio e il drago dell’ambito di Altdorfer, la tela del Morazzone raffigurante Gesù flagellato, i grandi dipinti di Fiori di Margherita Caffi.
Il Museo Gazzola offre una ricca panoramica sulla pittura piacentina tra XIX e XX secolo.
Dagli anni Settanta del Novecento il Museo ha concesso in deposito temporaneo ai Musei civici di Palazzo Farnese la ricchissima armeria del conte Antonio Parma, un dipinto di Lorenzo Toncini e uno Bernardino Pollinari, e un busto in marmo rappresentante una figura femminile.
Nel 2017 è giunta la donazione Besner Decca: oltre 200 pezzi di Arte Africana, tra maschere, oggetti, statuette grandi, medie e piccole, bracciali, antine, totem.